Il 2011 porterà la ristrutturazione dell'Ortomercato, un gigante di 800.000 metri quadrati, la più grande proprietà comunale. Il primo e grande passo per il commercio all'ingrosso di frutta e verdura a Milano, è stato il trasferimento delle palazzine Liberty di via Molise dal Comune alla Sogemi, la società di gestione dei Mercati generali, formalizzato il 30 dicembre.
In cambio, la Sogemi libererà i 130.000 metri quadrati dell'ex Macello, dati come oggetto di un futuro scambio di volumetrie con Salvatore Ligresti. Questa parte dell'operazione è fortemente criticata dal centrosinistra, che ha ottenuto un'ampia discussione in Consiglio, a fine mese, sul restyling dei mercati.
La riqualificazione costerà 130 milioni, dunque saranno decisive le risorse incassate con la valorizzazione dei 160.000 metri quadrati dell'ex Macello e dell'attuale mercato avicunicolo, che entro agosto sarà trasferito nella metà rimasta vuota del mercato dei fiori. L'introito atteso consentirà al Comune di rilasciare una fideiussione a garanzia di un finanziamento della Cassa depositi e prestiti erogato per iniziare i lavori a marzo.
Inoltre Sogemi, grazie alle palazzine Liberty iscritte a libro per 32 milioni, potrà chiedere soldi alle banche per la Città del gusto. Quest'ultima, ambiziosa iniziativa pensata per l'Expo, finirà non sui 130mila metri quadrati dell'ex Macello come era previsto ma più modestamente sui 15mila delle palazzine Liberty. Un drastico ridimensionamento dovuto alla cancellazione della parte legata all'attività scientifica e di ricerca.
All'Ortomercato, dove 120 grossisti e 102 produttori agricoli espongono e trattano la merce, i cantieri saranno aperti senza interrompere il viavai dei 300-500 Tir quotidiani. Le strutture saranno rifatte e la logistica aggiornata. Verrà attrezzato un parcheggio interno. Oggi i Tir parcheggiano per strada a motore acceso per mantenere il freddo, per la gioia dei residenti. Sarà il primo intervento, a marzo, insieme alla demolizione delle palazzine dell'ex mercato della carne. Da giugno i lavori più grossi, da terminare nel 2012, per sistemare le postazioni degli operatori ortofrutticoli, dei grossisti del pesce, del pollame, dei fiori.
Il presidente di Sogemi, Luigi Predeval, pensa a una riforma completa della logistica, riattivando la linea ferroviaria e utilizzando mezzi elettrici per le consegne in città. Firmata la pace con gli operatori, che a causa del degrado delle strutture avevano sospeso il pagamento dei canoni (4,5 milioni su un bilancio Sogemi di 13), resta il capitolo lavoro nero e criminalità organizzata. Per questo, saranno introdotti telecamere e badge per tutti gli operatori.